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trasferirsi in bulgaria da pensionato


Trasferirsi in Bulgaria: oltre al benessere economico c’è di più!

Molti di noi hanno avuto modo di constatare come la Bulgaria sia uno dei paesi più competitivi e vivibili d’Europa. Forte della sua posizione strategica, nonché sostenuta da un apparato burocratico snello e da una tassazione sul lavoro tenuta ai minimi storici, quella bulgara è a tutti gli effetti un’economia promettente.
A certificarlo non ci sono solo gli imprenditori che sempre più convintamente decidono di delocalizzare le loro attività dall’Italia alla Bulgaria, né ci sono solo i pensionati ormai emigrati in massa verso le appetibili terre dell’Est Europa: a dimostrazione di quanto l’apparato bulgaro sia conveniente ed efficiente, ora, intervengono anche una serie di dati ufficiali.

Facciamo particolare riferimento ai numeri recentemente diffusi da Krassin Dimitrov, ministro dell’Economia, i quali pongono la Bulgaria come la seconda nazione d’Europa e la quinta economia su scala internazionale in termini di outsourcing. Prima di lei arrivano solo India, Indonesia, Estonia e Singapore.

Le principali ragioni di questo successo? Prima di tutto la Bulgaria rientra tra le nazioni più competitive in ottica mondiale sia per quanto riguarda le spese, sia per quel che riguarda l’offerta di manodopera qualificata. Inoltre, a rendere questa terra tanto attraente, interviene anche la capillare diffusione di Internet a banda larga e la posizione strategica nei confronti dei principali mercati occidentali.
Se poi a tutto ciò ci aggiungiamo un sistema fiscale leggero, tale da permettere agli investitori di poter liberare tutte le loro risorse finanziarie e creative, ecco allora che abbiamo trovato l’en plein delle ragioni.

Ma alla luce di un mondo globalizzato e della presenza di altre economie promettenti, c’è un ulteriore aspetto che dobbiamo considerare: se è vero che non v’è di certo solo la Bulgaria ad essere appetibile sotto il punto di vista degli affari, è anche vero che per un imprenditore affezionato al suo luogo d’origine o per un pensionato che ha trascorso tutta la sua vita in un dato contesto, potrebbe rivelarsi un trauma dover fare le valigie alla volta di un paese extraeuropeo!
Il profumo del business, o più in generale di un’elevata qualità di vita, quindi, può non essere sufficiente per sostenere la portata di un trasferimento.

Pensandoci bene, si è davvero sicuri che dopo il primo mese trascorso all’insegna dell’entusiasmo, a lungo andare ci si ritroverà a proprio agio in un tessuto sociale diametralmente opposto rispetto a quello da cui si è provenuti? Per quanto gli affari possano trovare linfa vitale in economie quali quelle di India, Singapore o Hong-Kong, quale prospettiva di vita potrà mai concretizzarsi in termini di relazioni sociali e di famiglia in luoghi come questi?

Già solo le risposte a queste semplici domande non possono che fornire una marcia in più all’opzione bulgara!

La Bulgaria, a differenza di quel che potrebbe accadere in un paese lontano e culturalmente diverso dal proprio, oltre a garantire un buon tenore di vita sa anche assicurare il prosieguo delle abitudini di ciascuno ed una quotidianità da vivere in un ambiente che è praticamente molto simile a quello italiano.
Si rimane in Europa, si è vicini all’Italia e ci si ritrova in un contesto sostanzialmente occidentale (con tutto ciò che di buono ne consegue).

D’altronde, se sono i pensionati – loro sì, affezionati alle radici culturali – i primi a scegliere la Bulgaria come nuova meta di vita, non possiamo che trarne le dovute deduzioni logiche: è questa la terra ideale per quanti vogliano imporsi un tenore di vita alto, che al contempo sia protetto da un ambiente moderno e tranquillo, da un clima, da una mentalità collettiva e da tradizioni che seppur con qualche differenza navigano sostanzialmente sulla stessa lunghezza d’onda italiana.